martedì 13 ottobre 2015

Il vero amore secondo Roberto ...

       "Diversi anni fa mi trovavo a Cesena e con Padre Pasquale – un prete che segue un gruppo di tossicodipendenti, con un bel progetto di recupero – e ho conosciuto la moglie di Roberto Benigni. Non l’avevo riconosciuta. Padre Pasquale me l’ha presentata e alla fine della serata mi ha detto che la cosa più bella che ha sentito dire a Roberto Benigni è: “Io sono innamorato di mia moglie a tal punto che so fare all’amore soltanto con lei e con nessun altra”. 
Il migliore commento al Vangelo è questo. È vero il matrimonio quando due persone sanno fare all’amore soltanto loro due, e non pensano ad altri, e se vedono gli altri non si entusiasmano perché non vogliono andare a destra e sinistra con chiunque, non perché non ci sia bellezza intorno a noi, ma i propri occhi sono per la persona amata, il proprio cuore è per la persona amata, le proprie mani hanno carezze soltanto per la persona amata. Se gli occhi sono per le altre persone quel matrimonio non è valido… perché non è unico il matrimonio, ma il matrimonio è unico se la persona che è stata scelta è unica, unica nel proprio cuore, nella propria mente, nei propri gesti con le dovute precauzioni che tutto ciò richiede: perché il fatto che ci sia un rapporto unico è importante, ma va coltivato, poi va curato ogni giorno; ma se la propria mente comincia a "sfarfalleggiare" e non coltiva l’unicità del rapporto il matrimonio è fallito anzi è come se non esistesse nella sua vera identità che è l’unicità della persona amata. Il matrimonio è unico perché quella persona per te è unica al mondo e non ce ne sono altre, non perché non ci sono uomini o donne bellissime, ma non ci interessano. I miei occhi sono fatti per guardare lui e lei; le mie mani per accarezzare lei e lui. 
Chissà quanto matrimoni sono per davvero validi! Il problema è questo, altro che non romperlo. Quando è per davvero valido dalla testa fino ai piedi? Lo dico in senso fisico perché tutto il corpo è per quella persona, dalla testa fino ai piedi: non ci sono altri pensieri, altri sguardi, altre parole, altre carezze, altri abbracci, altri atti d’amore se non per quella persona. 
La domanda che fecero i discepoli era sciocchina. Non capirono la logica che Gesù voleva proporre. Diventare una sola carne è difficilissimo. Attenzione, non è solo l’atto di fare all’amore,  non è solo fare all’amore. Diventare una sola carne significa che tutte le cellule e tutti i cromosomi del proprio corpo vibrano ed entrano in sintonia solo con quella persona. E non solo con i pensieri o con le parole. Non basta non tradire, non devi pensare e fare nient’altro che ti rende estraneo a tua moglie o marito. E allora quando il matrimonio è veramente valido? Quando è unica la persona che avete scelto. Se non è unica la potete cambiare con chiunque e prima o poi capiterà, capiterà di pensare ad altre persone, di distrarsi con altri pensieri. Quando la persona è unica si lavora a quella unicità, dalla mattina alla sera e quando si sta insieme si vede che si ha voglia di stare con quella persona. Dovete farvi festa, le cose più belle dovete scambiarle fra di voi, i momenti più belli dovete costruirli per voi e con grande rispetto. 
Rispetto significa anche mettersi in ginocchio da te, per davvero, per chiedere l’amore della persona amata perché è l’amore più grande cui si possa tenere.  Mi metto in ginocchio senza alcuna violenza, senza alcuna aggressività. Mi regali il tuo amore? È il regalo più bello che mi aspetto … in ginocchio da te per chiedere amore e non per pretenderlo perché non si pretende il rapporto di amore o l’intesa d’amore, anzi è un regalo continuo: mi fai dono di te stesso, mi regali te stesso? Posso avere questo regalo bellissimo? E con grande rispetto va coltivato giorno dopo giorno. 
Siccome raramente i matrimoni sono validi, allora succede di tutto ma questo non mi interessa raccontarvelo, e si crede di potere coprire il sole con la rete ... (...) 
Gesù ci dà il Vangelo della Genesi e ci dice: "Ci vogliamo credere a questa possibilità che di vera moglie ce n’è una sola di vero marito ce n’è uno solo?" Tutto l’investimento delle risorse più belle e più è dedicato alla persona che crediamo di amare, ma senza vivere di rinvio. Ogni giorno è un atto di amore fatto di gesti, di cortesie, di grazie, di prego, di 'ti chiedo scusa'. 
Divertiamoci insieme perché Dio vuole la gioia dei suoi figli. Questo stare accanto e torturarsi a vicenda perché non ci si ama – non ci sono altre giustificazioni, è un inferno e quando c’è l’inferno a casa è perché non c’è l’amore, quindi è meglio separarsi. Non ha senso stare insieme per  torturarvi e far pesare sui figli le torture, non ha senso, questo il Signore non lo vuole, se vuole la gioia non vuole il tormento, l’inferno. 
Il progetto di Dio, la creazione culminante è nell’invenzione della coppia – invenzione di Dio che non poteva fare di meglio – la coppia è qualificata dall’amore. (...)"

 (Parte iniziale dell'omelia pronunciata da don Cosimo Scordato nella chiesa di san Francesco Saverio a Palermo il 4/10/2015, XXVII domenica T.O.)


4 commenti:

  1. Molto bello. Ed è giusto dire che se non c'è questo, allora è meglio separarsi.

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  2. Davvero, l'amore non è il "colpo di fulmine" da romanzetto rosa: è il rimanere insieme e dopo tanti anni amarsi ancora!

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  3. Superba definizione di matrimonio, fondata sulla ricerca e sul recupero della sua nuda essenza. Se Cosimo non ci fosse... andrebbe inventato! Grazie per la condivisione, Maruzza. Un abbraccio.

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  4. @Silvia Pareschi: :)
    @Vele Ivy Di Colorare: non è facile, ma è davvero così.
    @DOC: grazie per l'accorata condivisione. Un abbraccio.

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