lunedì 3 agosto 2015

Con il corpo sono qui ...

“Il momento presente è un istante di non-mente. Ogni volta che sei nel presente, non funzioni in quanto mente. Il tuo corpo è nel presente, la tua mente non lo è mai. (…) Ecco perché il corpo è così bello e la mente così orribile. Nel corso dei secoli ti è stato insegnato a sostenere la mente contro il corpo. Quella è stata la più grande calamità patita finora dall’umanità. Se vogliamo che nasca una nuova umanità, dobbiamo raddrizzare le cose: ci si deve mettere dalla parte del corpo e non della mente. Usa la mente, ma non identificarti mai con lei. La mente è un ottimo schiavo, ma un padrone pessimo. Il corpo è più saggio. Quando hai fame, hai fame qui ed ora: non puoi essere affamato nel futuro e non puoi essere affamato nel passato (…) Viceversa la tua mente corre in tutte le direzioni … Ecco perché corpo e mente non si incontrano mai. Ecco perché sei dissociato, ecco perché la schizofrenia è penetrata nell’essere stesso dell’uomo. Esci dalla mente ed entra nel corpo. Più sei nel tuo corpo, più sarai naturale. Più sei nel corpo, più vicino sarai a Dio. 
(…) Devi cambiare  la tua enfasi. Per esempio, leggi un libro. Naturalmente leggi le parole stampate sulla carta, non vedi la carta. La carta resta sullo sfondo. Le parole scritte con l’inchiostro nero, sono quelle la sostanza, mentre la carta bianca rimane lo sfondo, sebbene esista! Senza, quelle parole non potrebbero esistere: esistono grazie a quello sfondo, in contrasto. (…) Cambia il fuoco della tua attenzione: passa dalle figure allo sfondo. I pensieri sono le figure, la consapevolezza è lo sfondo. La mente è formata di figure e la non-mente è lo sfondo. Inizia semplicemente ad osservare gli spazi vuoti, gli intervalli. Innamorati degli intervalli! Scendi in essi profondamente (…) nascondono segreti importantissimi. In essi è nascosto il mistero. Il mistero non si trova nelle parole che scorrono nella mente; quelle parole sono banalità, impressioni esteriori. Osserva invece lo sfondo su cui scorrono, su cui si agitano come increspature: scruta in quella consapevolezza; è infinita. E’ il tuo essere. (…)

                                 (da: Osho L’arte di ricrearsi, Arnoldo Mondadori, Milano, 2013, €9)


2 commenti:

  1. Conosco bene questi concetti, sono alla base della meditazione. Però riuscire ad applicarli è tutto un altro paio di maniche.

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  2. Belli, sì! Anche io di tanto in tanto mi accosto alla meditazione, nel senso che ho avuto qualche esperienza di essa, ma non sono mai andata avanti sul serio, mai stata costante. Però credo non sia un caso che tu abbia pubblicato questo brano e non un caso che io l'abbia letto oggi. Grazie, grazie mille :-)

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