mercoledì 4 luglio 2012

Metti l’etica nello spread




Lorenzo Caselli, professore di etica e responsabilità sociale delle imprese all’Università di Genova, in un’intervista su “Cem/Mondialità” (Gennaio 2012), ci ricorda che: “L’economia ha bisogno di umanizzazione e trascendimento etico per divenire civile. I mondi vitali si collocano tra le persone e il mercato, tra le persone e i sistemi di welfare, tra le persone e la politica. (…) Valorizzare le persone, promuovere i diritti civili e sociali, la partecipazione, l’esercizio della solidarietà configura un universo di valori decisivi per lo stesso successo economico. (…) La condivisione  solidale e creativa serve anche a moltiplicare le risorse”. Il professore cita infine un’affermazione dell’economista Federico Caffè, scomparso misteriosamente nel 1987: “I numeri hanno finito per prendere il posto degli uomini, specie dei più deboli e bisognosi di welfare. Alla compassione nei loro confronti abbiamo sostituito l’alibi del riequilibrio dei conti pubblici”. Che l’etica, prima che le considerazioni sullo spread, sia con noi.
Maria D’Asaro  (“Centonove”: 29 giugno 2012)

4 commenti:

  1. Se l'etica avesse ancora un valore, lo spread non esisterebbe proprio. E se l'umanità verso i più deboli prendesse il sopravvento sugli interessi di bilancio, anche quest'ultimo sarebbe un'entità astratta, ad uso e consumo degli studenti dei corsi di economia.
    Sia l'etica che l'umanità esistono ancora: in un'isola chiamata Utopia.
    So che del caldo non senti la mancanza, ma un abbraccio freddo non sarebbe un abbraccio serio; quindi un caldo abbraccio.

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  2. @gattonero: hai ragione: i contorni dell'isola di Utopia, nella quale risiedono etica e umanità, si intravedono solo in un altrove lontano. Ma voglio credere che possa esistere. Nonostante non ami la troppa calura, gli abbracci si servono caldi: e io ricambio il tuo, alla stessa alta temperatura. Buona giornata.

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  3. C'è un perverso sbilanciamento ormai. L'economia doveva servire all'uomo per tenere sotto controllo molti fattori, ora è l'uomo a essere tenuto sotto controllo affinché i numeri non vengano turbati

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  4. @stanza: purtroppo, l'umanità da fine dell'economia è diventata un mezzo per realizzare guadagni e profitti. Speriamo che qualche persona illuminata ci aiuti a invertire la rotta.

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