sabato 15 ottobre 2011

Disgusto rosanero


Si è laureato il figlio della mia amica: 110, e anche la lode.  Sai che è tifoso del Palermo. E allora vai in uno di quei negozi che vendono articoli sportivi. Compri una cravatta e una tuta rosanero. La cassiera ti dice che non può farti lo scontrino, perché, appena cinque minuti fa, ne avrebbe emesso uno di importo superiore alla merce venduta. Provi a obiettare che lo scontrino ti serve, magari il ragazzo vorrà cambiare qualcosa …  La signora assicura che farà i cambi richiesti, anche senza documento fiscale. Te ne vai due volte scontenta: primo,  perché hai la conferma che a Palermo, per fare cose normali, bisogna essere straordinari. E tu, che straordinaria davvero non sei, non hai trovato la fermezza di pretenderlo, quel benedetto scontrino.  E allora ti senti sconfitta, avvilita. Vorresti emigrare. Magari in Toscana: sperando che, almeno lì, lo scontrino te lo diano senza fiatare.

Maria D’Asaro (pubblicato su "Centonove" il 14.10.2011)

2 commenti:

  1. Un mio amico toscano dice che probabilmente lì lo scontrino sarebbe stato emesso regolarmente, ma con tanto di relativo inquinamento (la carta termica non è riciclabile) e spreco di energia elettrica. Io comincerei a rivedere il sistema di controllo fiscale, piuttosto obsoleto. Ma soprattutto sposterei il mirino sugli Evasori con la maiuscola: uno solo di loro vale migliaia di scontrini mancati. Spero che almeno il ragazzo abbia apprezzato, e che un giorno possa sfruttare la sua laurea per un progresso più onesto e intelligente, sfoggiando con orgoglio una gustosa cravatta rosanero. Bye.

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  2. Non è tutto oro quel che luccica... anche al centro-nord capita di non ricevere lo scontrino, fidati! E anch'io non trovo mai la fermezza di pretenderlo :-(

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