sabato 28 maggio 2011

A SENO SCOPERTO






Questa volta, la domenica mattina sull’autobus, non ci sono volti speciali: solo ragazzini con l’ipod, i pensionati, gli extracomunitari dagli occhi un po’ tristi: ormai con le stesse movenze e gli stessi pensieri dei palermitani, se non fosse per la loro pelle un tantino diversa.

E poi c’è una mamma.

Dai grandi occhi sereni. La pelle chiara la direbbe palermitana.

E’ seduta.



Ha in braccio suo figlio.

Che succhia il suo seno.

Per una volta, un seno mostrato non per solleticare la voglia di piacere o per pubblicizzare l’ultimo modello di reggiseno mozzafiato.

Un seno nudo solo per dare cibo, colore, conforto a un bambino.


Vorrei ringraziarti, giovane, sconosciuta mammina. Per il tuo gesto naturale e sereno. Che è cosa c’è di più antico e spontaneo che allattare un bambino? Forse, niente. Ma per Palermo è una cosa nuova.

Quasi un regalo, in questa città troppo spesso sconcia e violenta.

Maria D’Asaro (pubblicato su “Centonove” il 27-5-2011)

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