venerdì 22 ottobre 2010

SPECIE IN ESTINZIONE


Il pedone, donna o uomo che sia, è una specie rara a Palermo. Forse in estinzione. E’ un essere indifeso, rispetto alla forza arrogante di alcuni esponenti della specie motorizzata. Che vivono il mezzo meccanico - automobile o “motore” che sia – come un potente scafandro, una seconda pelle che li rende distratti e incuranti verso chi cammina a piedi. Parafrasando i versi virgiliani - Rari nantes, in gurgite vasto - si potrebbe dire: pochi camminano, nella grande città. Si passeggia solo in via Libertà, ma non si va a piedi a comprare il pane o le scarpe: per queste e altre incombenze si prende la macchina.
Eppure camminare fa bene al cuore, all’umore, al tono muscolare. Fa bene alla terra, perché consumiamo le scarpe, ma non immettiamo anidride carbonica nell’aria. Chissà se i nostri antichi conterranei non sapessero già queste cose quando affermavano: “Quannu ‘u pedi camina, ‘u cori sciala”.
Maria D'Asaro
(pubblicato su “Centonove” il 22-10-2010)

1 commento:

  1. Finalmente qualcuno difende la mia categoria. Pedone da quando andavo a gattoni, non capisco e condanno l'uso smodato delle auto che si fa al giorno d'oggi: c'è chi, per tenersi in forma, quando esce dal lavoro va in palestra, poi, una volta fuori da lì, prende l'auto per tornare a casa che dista magari meno di 1 Km. Per non parlare dello sfacciato consumismo: i miei colleghi cambiano auto con la stessa frequenza con cui io cambio modello di scarpe. E l'inquinamento? E' vero che a volte non si può fare a meno dell'auto, ma è anche vero che per la maggior parte di volte si potrebbe evitare di usarla: se proprio non si può o non si vuole andare a piedi, dico, io, usate bici e mezzi pubblici, bici e mezzi pubblici, e poi ancora bici. Ciao.

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