domenica 17 gennaio 2010

COMBINAZIONI


La casistica è varia: spesso il bambino è in mezzo, col padre che guida il motore e la madre dietro. Oppure il bambino è davanti al manubrio e il padre dietro. A volte i bimbi sono due: uno dietro e l’altro davanti. E il padre gli fuma addosso una sigaretta. Capita anche che a guidare il motorino è la madre: in questo caso il bambino/a le sta strettamente avvinghiato/a alla schiena. In nessuna delle combinazioni questi bimbetti indossano un casco. Spesso non lo indossano neppure i genitori. Che li espongono da piccolissimi ad affrontare i rischi della vita, condotti come sono sulla strada in barba alle più elementari norme di sicurezza. E ti viene da pensare che, forse, stare in tre o in quattro in motore, per giunta senza casco, è segno e metafora del loro probabile destino: affrontare la vita senza protezione, senza sicurezze di sorta. Davvero senza rete.

Maria D’Asaro
(“Centonove”: 15.1.2010)

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