lunedì 28 dicembre 2009

Un mondo migliore

       Se non fosse per il biondo che nasconde pietosamente i ciuffi bianchi e per i jeans sbarazzini, chi guarda penserebbe forse che sono solo un’anziana signora un po’ “andata”. In effetti i miei figli ripetono spesso: “Sembri una povera pazza svanita quando prendi le cartacce da terra: noi non ti conosciamo…”           Ripudiata anche dagli affetti più cari, se mi trovo nei pressi di un contenitore dei rifiuti, mi ostino a raccattare da terra bottiglie di plastica e di vetro, pacchetti vuoti di sigarette e simili scarti e li deposito pietosamente negli appositi recipienti. 
     Lo so: certo non intendeva esattamente questo il nonviolento Aldo Capitini quando ci invitava a lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato, apportando quella che lui chiamava la buona “giunta”. 
     Caro Aldo, la mia povera opera di miglioramento del mondo comincia con la sottrazione dei rifiuti dalle strade di questa desolata periferia palermitana. 

Maria D’Asaro (“Centonove”: 25.12.09)

4 commenti:

  1. Carino. Un po' meno la foto al piazzale sotto casa nostra dopo un qualsiasi mercatino del sabato!

    JAN

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  2. C'è chi si impegna a rendere il mondo peggiore e ci riesce benissimo e c'è chi si impegna a renderlo migliore e ci riesce malissimo (lo migliora solo un poco e lentamente, ma non basta già questo poco?) e c'è chi non si impegna per nulla e fa un favore ai primi, che non aspettano altro che questo.
    Per sembrare una "anziana" signora un po' "pazza" bisogna fare di più...di più; così, a mio parere, sei "giovane" e "savia".

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Al mio amico tutto consonanti un grazie per gli aggettivi "giovane" e "savia"! (Ho inserito una canzone sui ... calzini, nel post ad essi dedicato)

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