giovedì 2 aprile 2009

NOTTI BIANCHE, GIORNI NERI



Dappertutto impazza la “notte bianca”: cinema, negozi, bar, musei, aperti senza limiti a chi voglia fruirne. Hanno cominciato le grandi capitali: Londra, Berlino, Roma, Parigi. Poiché le mode le lanciano i ricchi e le copiano i poveri, come preconizzavano Gramsci e Pasolini, il fenomeno si sta diffondendo, a cascata, anche nei paesini. Addirittura nelle desolate periferie cittadine. Sino alla Guadagna, periferia palermitana dove una notte bianca ha festeggiato il primo compleanno di un centro commerciale.
So di non essere obiettiva perché confesso che, di notte, mi piace dormire. Ma andarcene in giro sino alle tre, non tanto per ammirare un quadro di Velasquez o di Klimt che non potevamo vedere di giorno, ma solo per mangiare un cornetto, bere cocacola o acquistare l’ennesimo telefonino, migliora veramente la qualità della nostra vita? Forse non troppo. In compenso, con massicce immissioni di CO2, peggiora sicuramente lo stato di salute della nostra terra.

“Centonove”: 26.12.08

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